"Attore irlandese. Rinomato sui palcoscenici irlandesi e inglesi, non ha alcuna fretta di esordire sul grande schermo (nel 1990 in un piccolo ruolo ne Il campo di J. Sheridan). La collaborazione con registi irlandesi è particolarmente proficua (N. Jordan in Michael Collins, 1996, lo vuole come L. Tobin, anche se per un film tv aveva già impersonato l’eroe irlandese del titolo), ma si fa notare in produzioni hollywoodiane girate in loco (in particolare il braccio destro di William Wallace in Braveheart - Cuore impavido, 1995, di M. Gibson). A rivelarne la statura di protagonista è lo squinternato malavitoso de I dilettanti (1997) di P. Breadnach, ideale premessa, nella sua ironia, al gangster colto e sensibile in esilio dell’eccentrico noir In Bruges - La coscienza dell’assassino (2008) di M. McDonagh. Il ruolo del criminale e patriota irlandese Martin Cahill nella sanguigna epica banditesca in b/n di The General (1998) di J. Boorman sancisce l’inizio di una proficua collaborazione con il regista (alcolista disilluso tra spie da operetta ne Il sarto di Panama, 2001; torturatore sadico in In My Country, 2004). Con quella faccia vissuta da boxeur saggio, riscattata da lampi di nobiltà, G. comincia a lavorare con continuità anche a Hollywood che gli offre personaggi secondari in blockbuster (Troy, 2004, di W. Petersen; Le crociate, 2005, di R. Scott; è inoltre nel cast della saga di Harry Potter), ma le occasioni più interessanti sono con M. Scorsese (Gangs of New York, 2002), M.N. Shyamalan (The Village, 2004) oppure in piccoli film intelligenti come l’horror 28 giorni dopo (2002) di D. Boyle, dove è un padre angosciato in fuga dall’epidemia di rabbia."