(San Juan de Cuyo 1811 - Asunción 1888) scrittore argentino. Autore tra i più rappresentativi non solo del suo paese ma di tutta l’America latina, partecipò attivamente alla vita politica argentina con spiccato senso della libertà e con una visione etica profonda. Per qualche tempo costretto all’esilio in Cile, al suo ritorno in patria fu eletto presidente della repubblica (1868). Lo si ricorda soprattutto per il romanzo-saggio, Facundo, o civiltà e barbarie (Facundo, o civilización y barbarie, 1845), che è da un lato una testimonianza contro la dittatura di Rosas e tutte le dittature, e dall’altro una descrizione appassionata, quasi epica, della vita nella pampa argentina.