(Amburgo 1894-1959) scrittore tedesco. Emigrato una prima volta in Norvegia durante la prima guerra mondiale per le sue convinzioni pacifiste, lasciò nuovamente la Germania all’avvento del nazismo. I suoi drammi, stilisticamente influenzati dall’espressionismo (Il pastore Efraim Magnus, Pastor Ephraim Magnus, 1919; L’incoronazione di Riccardo III, Die Krönung Richards III, 1921; Medea, 1925; Povertà, ricchezza, uomo e animale, Armut, Reichtum, Mensch und Tier, 1948), polemizzano contro la morale sessuale del cristianesimo e la violenza dell’ordine borghese, esaltano le tradizioni pagane e l’innocenza della vita degli istinti. Il romanzo Perrudja (1929), utopia pacifista che accoglie le tecniche narrative di Joyce, rimase frammentario. Va ricordata infine l’immensa trilogia Fiume senza sponde (Fluß ohne Ufer, 1949-50), che esalta la liberazione dai valori della cultura borghese nella vita del compositore Gustav Anias Horn.