Joseph Ernest Renan è stato uno scrittore e storico francese. Formatosi nel seminario di Saint-Sulpice a Parigi, lo abbandonò nel 1845 in seguito a una crisi religiosa, per proseguire gli studi filologici (relativi in particolar modo alle civiltà semitico-orientali) e filosofici. Nel 1852 conseguì il dottorato con una tesi su Averroè e l’averroismo (Averroès et l’averroisme). Già nel 1848-49 aveva scritto L’avvenire della scienza (L’avenir de la science), pubblicato solo nel 1890, opera in cui emerge la fiducia positivista di R. nella scienza e nel progresso, quest’ultimo interpretato come cammino della ragione umana verso la propria autoconsapevolezza e realizzazione. Nominato professore d’ebraico al Collège de France nel 1862, fu sospeso dall’incarico fino al 1870, in seguito al duplice scandalo provocato dalla sua lezione introduttiva e dalla pubblicazione della sua opera più nota, la Vita di Gesù (Vie de Jésus, 1863) scritta in seguito a un viaggio in Palestina (aprile-maggio 1861). L’opera fa parte della Storia delle origini del cristianesimo (Histoire des origines du christianisme, 5 voll., 1863-81), di impostazione nettamente anticattolica; in essa R. nega la divinità di Cristo, pur esaltandolo come «uomo incomparabile». A quest’opera fece seguito la Storia del popolo di Israele (Histoire du peuple d’Israël, 1887-93). Oltre al suo cospicuo lavoro epigrafico e filologico, e agli studi archeologici, si ricordano i Saggi di morale e di critica (Essais de morale et de critique, 1859), le Questioni contemporanee (Questions contemporaines, 1868), i Drammi filosofici (Drames philosophiques, 1886), i Ricordi d’infanzia e di giovinezza (Souvenirs d’enfance et de jeunesse, 1883). Spirito sottile e scettico, R. si rivolse a un pubblico d’élite, affascinato dalla sua cultura, dal suo ingegno, dal suo stile brillante: ciononostante influenzò profondamente la letteratura e la cultura francese del suo tempo.