(Montevideo 1872 - Palermo 1917) scrittore e saggista uruguayano. Studioso e ammiratore di H. Taine e di E. Renan, nel saggio Ariele (Ariel, 1900) contrappose all’empirismo e alla civiltà tecnologica degli Stati Uniti una cultura fondata sugli ideali dell’umanesimo e dell’individualismo. Sviluppò poi il suo pensiero in Motivi di Proteo (Motivos de Próteo, 1909) e in altre opere di saggistica filosofica (tra positivismo e bergsonismo) e di critica letteraria. Il suo stile, vigoroso ed elegante, di matrice modernista (? modernismo) e la sua predicazione, cristiana e classica insieme, hanno avuto grande influenza sulla cultura latino-americana contemporanea.