(Parigi 1877 - Palermo 1933) scrittore francese. Esordì con Il sostituto (La doublure, 1897), romanzo in versi alessandrini sul carnevale di Nizza. In La veduta (La vue, 1904) rappresentò una stazione balneare quale può vedersi attraverso la pallina di vetro di un portapenne. Nel 1910, dopo anni di silenzio, R. pubblicò la sua opera più nota, Impressioni d’Africa (Impressions d’Afrique), in cui si narrano le paradossali vicende di alcuni naufraghi fatti prigionieri da un re negro e sottoposti a una serie di prove bizzarre prima di venir liberati. Nel romanzo successivo, Locus solus (1914), alcuni cadaveri racchiusi in gabbie di vetro rivivono all’infinito le circostanze della loro morte. Ridotto a spettacolo, Locus solus fu portato sulle scene nel 1922: alla prima si ebbero clamori e contrasti simili a quelli delle serate futuriste italiane. Fra le ultime opere, ricordiamo due testi teatrali: La stella in fronte (L’étoile au front, 1924) e Polvere di soli (Poussière de soleils, 1926) e una raccolta di poesie: Nuove impressioni d’Africa (Nouvelles impressions d’Afrique, 1932); postumo fu pubblicato il saggio Come ho scritto alcuni miei libri (Comment j’ai écrit certains de mes livres, 1935). In R., la cui opera è caratterizzata da un’accanita descrittività e da una sorta di automatismo della fantasia, la critica ravvisa uno dei più importanti anticipatori del surrealismo.