(Parigi 1619-88) scrittore francese. Autore di versi burleschi e satirici (Poesie, Poésies, 1666), legò la sua fama soprattutto al Romanzo borghese (Roman bourgeois, 1666), in cui dipinse il mondo parigino dell’avvocatura, con intenti parodistici nei confronti dei romanzi eroici del tempo. La ricerca stilistica, in polemica con il purismo allora in voga, mirò alla fedele riproduzione della lingua parlata. Amico di Racine e di Boileau, F. divenne accademico nel 1662: i suoi interessi linguistici e la lentezza nella compilazione del Dizionario da parte dell’Accademia, lo spinsero a redigerne uno per conto proprio, il Dizionario universale (Dictionnaire universel), di cui pubblicò un saggio nel 1684 procurandosi duri attacchi e la revoca della nomina ad accademico. Il Dizionario apparve completo, in 3 volumi, solo nel 1690, postumo.