(Livorno 1806 - Carrara 1842) scrittore e patriota italiano. Fu amico di F.D. Guerrazzi, col quale fondò nel 1829 il giornale «L’Indicatore livornese», e di G. Mazzini, che curò la raccolta postuma dei suoi scritti (1843). Affiliato alla Giovane Italia, fu incarcerato per tre mesi al Forte della Stella di Portoferraio (1833). Qui scrisse il Manoscritto di un prigioniero, opera ricca di umori romantici, nella quale sono presenti numerosi spunti di polemica sociale, in bilico tra la riflessione e il racconto, tra il sentimentalismo e l’ironia di ascendenza foscoliana-sterniana. Il Manoscritto apparve per la prima volta, ma gravemente mutilato dalla censura, nel 1843; l’edizione integrale uscì nel 1869.