(Todi, Perugia, 1947) poetessa italiana. Ha esordito con la raccolta Le mie poesie non cambieranno il mondo (1974) cui è seguita la silloge Il cielo (1981). La produzione iniziale, caratterizzata da un’ironia epigrammatica di sapore penniano, confluisce in Poesie (1974-1992) (1992). Dopo la leggerezza ariosa e immediata degli esordi è passata alla struttura complessa di Sempre aperto teatro (1999, premio Viareggio), poesia di più ampio respiro in cui un io poliedrico assume ruoli, voci, intonazioni, sentimenti distinti. I giochi di parole e gli effetti di suono si arricchiscono, in Pigre divinità e pigra sorte (2006; accoglie anche i poemetti del 2005 La guardiana e Aria pubblica) di un tono riflessivo e quasi filosofico, in cui musicalità e cadenze ritmate preservano il linguaggio dal rischio di eccessiva prosaicità.