(Ozzano, Bologna, 1840-1904) scrittore italiano. Insegnò storia dell’arte nell’università di Bologna e fu deputato e sottosegretario alla pubblica istruzione. Fu amico e seguace di Giosue Carducci; ma nelle sue Poesie (raccolte postume in volume da Giovanni Pascoli, nel 1908) affiora a tratti una nota decadente che prelude all’esperienza pascoliana e dannunziana. Pubblicò anche raccolte di saggi sulla letteratura, la musica e l’arte (Teste quadre, 1881; Riccardo Wagner, 1883; Al rezzo, 1882; Nel mondo della musica, 1895), prose narrative e autobiografiche (Racconti incredibili e credibili, 1885), e un libro di novelle (I miei racconti, 1889).