(Napoli 1866-1927) poeta italiano. Fu poeta in dialetto napoletano di robusta vena realistica, distinguendosi in ciò dal lirismo effuso e musicale della tradizione digiacomiana. Già la raccolta giovanile Gano ’e Maganza (1885) è caratterizzata da un agile gusto narrativo, che riesce a fondere elementi favolosi e popolareschi; ma esiti più alti raggiungono ’E scugnizze. Gente ’e malavita (1897), dolente quadro dei bassifondi della città, affollati da personaggi miserabili o violenti, e ’O Luciano d’ ’o Rre (1910), squarcio di storia meridionale rivissuto attraverso il racconto di un popolano fedele ai Borbone. Tra le altre opere si ricordano il poemetto ’N paraviso (1891) e le raccolte Sunettiata (1887), ’O cantastorie (1895), Canzoni, canzonette e bizzarrie (1898). R. fu anche autore drammatico (Lucilla Catena, 1920; ’A paranza scicca, 1923) e studioso di letteratura napoletana (Il gran Cortese, 1913).