(Harvey, Western Australia, 1955) scrittrice australiana. La grande capacità introspettiva è la cifra dominante della sua produzione narrativa, dai racconti che l’hanno resa celebre raccolti in La casa del respiro (The house of breathing, 1992) agli originali ritratti storici di Vite feticcio (Fetish lives, 1997), fino ai romanzi Specchio nero (Black mirror, 2002, nt), Sessanta luci (Sixty lights, 2004, nt), Sogni di parole (Dreams of speaking, 2006, nt), che racconta la storia di Alexander Graham Bell, e Scusa (Sorry, 2007, nt), che contengono sempre un’attendibile ambientazione storica e personaggi dalle intense sfumature poetiche. Alla produzione narrativa si affianca quella critica: i suoi saggi sono noti per l’estrema raffinatezza stilistica e le profonde riflessioni che restituiscono a tutto tondo gli scrittori del passato.