(Lucca 1348-1424) novelliere e cronista italiano. Speziale, ricoprì importanti cariche pubbliche. La sua esperienza politica si riflette nella Nota a voi Guinigi (1754), un monito ai signori di Lucca, e nelle Croniche delle cose di Lucca dal 1164 al 1424 (edite in parte nel 1761 e integralmente nel 1892). Nelle Novelle (parzialmente pubblicate nel 1816 e in edizione completa nel 1972) raccolse e ordinò, sul modello del Dittamondo di Fazio degli Uberti, 155 «exempli» intramezzati da testi poetici di altri autori. Giudicata a lungo, ma non a ragione, opera rozza e incolta per la sintassi contorta e del tutto indipendente da quella boccacciana, l’opera di S. ha un notevole valore documentario, poiché raccoglie un materiale narrativo largamente diffuso nel medioevo.