(Saratov 1892 - Mosca 1977) scrittore sovietico. In gioventù fece parte del gruppo dei Fratelli di Serapione. Dal 1959 al 1972 fu segretario generale dell’Unione degli scrittori sovietici. La sua fama letteraria è affidata a Le città e gli anni (1922), un lungo romanzo che rievoca, a scorci retrospettivi, il travaglio di tutta una generazione dell’intellighenzia russa, partecipe dell’entusiasmo rivoluzionario ma ancora restia a rinnegare l’antico patrimonio culturale e spirituale. I successivi romanzi - Fratelli (1927), Il sanatorio Arktur (1940) e la trilogia Prime gioie (1945), Un’estate straordinaria (1947), Falò (1961-65) - illustrano schematicamente i contrasti tra vecchia e nuova generazione nella più ortodossa maniera realista.