Marisa Volpi vive attualmente a Roma, dove insegna storia dell'arte contemporanea all'Università La Sapienza. Con Fatali stelle (Longanesi, 1998) e Fuoco inglese (Medusa, 2001), ha proposto due altre intense raccolte di storie, a più di dieci anni dal suo felicissimo esordio con il libro di racconti Il maestro della betulla (1986), con cui ha vinto anche il Premio Viareggio. Il tema centrale è quello dell'arte e degli artisti. È autrice di vari saggi, dedicati in particolare a Bocklin, Degas, Kandinskij, De Chirico, all'informale e all'arte americana. Nel 2004, per Mondadori, ha pubblicato Uomini, una serie di ritratti in cui traccia il profilo delle figure maschili che sono state importanti nella sua biografia, dal nonno al padre, fino ai grandi nomi dell'arte e della critica, da Roberto Longhi a Federico Zeri, da Cesare Brandi a Cesare Garboli, oltre a due artisti eclettici come Toti Scialoja e Mario Schifano.