(Arras 1887 - Parigi 1976) scrittore francese. Dal 1906 al 1908 partecipò al movimento dell’Abbaye, con Duhamel, Vildrac, Arcos; fondò e diresse (1907-10) la rivista «Bandeaux d’or». Nelle sue prime opere, di intonazione pacifista, condannò gli orrori della guerra (Voi siete uomini, Vous êtes des hommes, 1915; Danza dei morti, Danse des morts, 1917). Dal 1924 la sua produzione poetica fu influenzata dalla conversione al cattolicesimo (Preghiera, Prière, 1924; Sudore di sangue, Sueur de sang, 1934; Materia celeste, Matière céleste, 1937). Dopo La vergine di Parigi (La vierge de Paris, 1947), ispirata dalla resistenza, pubblicò Diadema (Diadème, 1949), Lirica (Lyrique, 1956), Invenzioni (Inventions, 1959). Fra le sue opere di narrativa ricordiamo: Paulina 1880 (1925), Il mondo deserto (Le monde désert, 1927), Storie sanguinose (Histoires sanglantes, 1932). L’opera di J. esercitò un notevole influsso nell’ambito della poesia francese contemporanea. Il dualismo tra bene e male vi è espresso con immagini tormentate, in un violento alternarsi di slanci mistici ed erotici, con una continua ricerca del mistero divino nei paesaggi oscuri del subconscio.