(Oleggio Castello, Novara, 1921 - Milano 1990) poeta italiano. Nella vita si occupò di una piccola industria. Esordì nel 1954 con Il flauto e la bricolla; nel 1979 pubblicò una raccolta di grande novità formale, La camera gurgandina, con una presentazione di M. Corti. La sua è una poesia dotta, sensibilissima alla lezione dei classici ed estremamente elaborata sul piano linguistico, intessuta di lingue antiche e moderne, dialetti e neologismi. Morì pochi mesi dopo l’uscita di Versi dispersi e nugaci (1990). Nel 1997 Poesie ha riproposto le tre raccolte già pubblicate e, insieme, altri testi inediti.