Sergio Wolmar Zavoli è stato un giornalista, scrittore, politico e conduttore televisivo italiano. Ha lavorato con la tv dal 1948, quando ancora si vedeva, in quella scatola quasi magica, un potenziale enorme: quello di arrivare lontano, a quante più persone possibile.
Raccontò il Giro d’Italia nel suo Processo, il giro che nessuno conosceva, delle persone che lo corrono, non dei campioni. Andò a scavare anche nella storia italiana, in quella del fascismo con Nascita di una dittatura del 1972 e con La notte della Repubblica del’89. Un’inchiesta, questa, destinata ad avere una risonanza enorme, con le voci e i volti dei terroristi che hanno segnato l’Italia degli anni di piombo. La grande e forse impossibile missione di Zavoli era di far conoscere alle persone qualcosa attraverso il mezzo che sembrava il più potente al mondo.
Come direttore della Rai ha vissuto il periodo di più grande cambiamento, in cui un’emittente televisiva poneva una sfida che non è mai stata accettata. Di questo si rammaricò sempre, sostenendo che quella poteva essere l’occasione per rendere il servizio pubblico qualitativamente ancora più alto e impegnato, ma restò inascoltato.
Tra le sue pubblicazioni: Di questo passo: cinquecento domande per capire dove andiamo (Rai Libro 1993); Diario di un cronista. Lungo viaggio nella memoria (Mondadori 2003); Il dolore inutile. La pena in più del malato (Grzanti 2005); Il ragazzo che io fui (Mondadori 2011); Dal Gran Consiglio al Gran Sasso. Una storia da rifare, con Arrigo Petacco (Mondadori 2013); Antologia personale (Passigli 2023).
Illustrazione digitale di Cecilia Viganò, 2023