(Torino 1917 - Roma 1986) scrittore italiano. Esule antifascista al Cairo, nel dopoguerra fu redattore del «Politecnico». È autore di poesie ispirate al mondo classico e al paesaggio greco con cui familiarizzò durante il suo lungo soggiorno ad Atene (Quaderno dei trent’anni, 1956; L’avventuriero timido, 1969). Nei numerosi romanzi (La generazione che non perdona, 1942; La fortezza del Kalimegdan, 1956; Alessandra, 1974, premio Campiello; Le porte di ferro, 1979, premio Strega; Un viaggio una vita, 1984) il filo dei ricordi e dell’evocazione di ambienti esotici tende costantemente a irrompere nella narrazione di minuti fatti quotidiani.