Libro scritto da un matematico per cui non si legge con facilità. Troppi dettagli, racconto che non fluisce particolarmente, sembra più una lista di fatti ed aneddoti. La prima parte sull'infanzia risulta troppo dettagliata, prolissa e poco scorrevole. La parte con le spiegazioni matematiche sono interessanti ma in questo caso eccessivamente dettagliate. Libro ne' carne ne' pesce, non è scritto come una vera biografia e non è un testo scientifico, quindi delude entrambi i tipi di pubblici che potrebbero essere interessati a questo libro.
Alan Turing. Storia di un enigma
Uno dei più grandi geni del Ventesimo secolo, questo è stato Alan Turing. Nato a Londra nel 1912, considerato tra i padri della moderna informatica - spiegò la natura e i limiti teorici delle macchine logiche prima che fosse costruito un solo computer - fu un matematico fuori dal comune. Durante la Seconda guerra mondiale mise le sue straordinarie capacità al servizio dell'Inghilterra, entrando a far parte di Bletchley Park, la località top secret della principale unità di crittoanalisi del Regno Unito, e contribuì in modo decisivo alla decifrazione di Enigma, la complessa macchina messa a punto dai tedeschi per criptare le proprie comunicazioni, ribaltando così le sorti del conflitto. Ma la sua fu anche una vita tormentata. Perseguitato per la sua omosessualità, fu condannato alla castrazione chimica. Umiliato, a soli 41 anni, si suicidò in circostanze misteriose morsicando una mela avvelenata con cianuro. Nel 2013, dopo oltre sessant'anni dalla sua morte, la Regina Elisabetta gli ha "concesso" l'assoluzione reale. Con la verve di una spy story, la biografia di Andrew Hodges ci restituisce l'ambiente e il clima culturale del periodo storico in cui Turing è nato e si è formato, le sue brillanti idee in campo matematico e scientifico, e ci fa conoscere il lato umano e personale di un genio inquieto.
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Autore:
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Collana:
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Edizione:11
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Anno edizione:2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
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Stefania Pezzato 02 marzo 2017
Una corposa e decisamente dettagliata biografia dell'inventore del computer. Ho impiegato svariati mesi per leggerla, l'ho trovata un po' pesante, forse per l'esagerata descrittività, forse per la minuzia di particolari e il riportare puntualmente centinaia di lettere e messaggi di Alan e dei suoi amici e familiari. Il finale per me è stata una sorpresa. Da leggere per chi è stato incuriosito dal film!
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La parte dell’infanzia (circa le prime 120 pagine) sono di una noia pazzesca. Perfette se avete problemi nell’addormentarvi. E’ chiaro che l’autore non è un romanziere di professione. Quando invece iniziamo a parlare di matematica le cose si fanno molto interessanti, tuttavia questa parte è limitata e dura poco. Il libro, in generale, è noiosissimo e non lo consiglio a nessuno. 700 pagine scritte minuscole che non decollano mai. Scritto come se fosse una tesi universitaria, mentre lo leggevo mi chiedevo sempre: 1) perché l’ho comprato? 2) perché ho iniziato a leggerlo? 3) perché non lo abbandono? Alla fine l’ho terminato… ma vorrei non averlo mai letto, avrei potuto usare quel tempo per leggere libri decisamente migliori.
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