Adriana Zarri è stata teologa di linea conciliare ancor prima del Concilio Vaticano II. Ha partecipato a trasmissioni televisive fra cui Samarcanda con Michele Santoro e ha scritto su giornali e riviste: «il manifesto», «Rocca», «Concilium», «Avvenimenti». Dal 1975 ha vissuto in campagna scegliendo una vita eremitica, coltivando la terra, allevando animali e scrivendo. Fra le molte opere narrative e saggistiche ricordiamo: L'impazienza di Adamo (1964), Erba della mia erba (1981), Dodici lune (1989), Vita e morte senza miracoli di Celestino VI (2008). Nel 2011 esce per Einaudi Un eremo non è un guscio di lumaca, libro che ha come nucleo portante Erba della mia erba (Cittadella editrice 1981) a cui l'autrice ha aggiunto altre pagine nuove e inedite.
Nel 2014 esce per Einaudi Con quella lina negli occhi, libro a sfondo autobiografico.