Arnaldo Gesmundo, classe 1930, milanese di via Padova, è stato uno dei sette componenti del commando di rapinatori che il 27 febbraio 1958 a Milano assaltò un furgone portavalori in via Osoppo, un colpo passato alla storia come “la rapina del secolo”. Può essere considerato senza alcun dubbio il degno epigono italiano di Willie Sutton, il rapinatore di Brooklyn reso famoso da Pieno Giorno, il fortunato romanzo di J.R. Moehringer. Arnaldo, soprannominato dalla stampa, Jess il bandito, non ha vissuto solo quell’esperienza, la sua esistenza è impregnata di avventura e storia, 50 anni di cronaca italiana e di “etica criminale”.
Da sempre appassionato di libri, ha lavorato in diverse biblioteche carcerarie. Memoria storica della mala milanese ha scritto con Matteo Speroni la sua biografia Il ragazzo di via Padova. Vita e avventure di Jess il bandito (Milieu 2014), ricostruendo la sua vita come metafora di una generazione perduta, dalla Milano popolare degli anni bui del fascismo all’immediato secondo dopoguerra, con via Padova come paradigma sociale di quell’epoca e della città in continuo mutamento.