Vissuta durante la prima metà del XVII secolo, fu la primogenita del pittore toscano Orazio Gentileschi da cui prese la passione per l'arte e dai cui apprese la formazione artistica del disegno. Artemisia crebbe in un quartiere popolato da pittori e artigiani e le sue influenze più forti furono quelle caravaggiesche. Poichè alle donne erano precluse le scuole di formazione, la bottega del padre fu l'unico luogo in cui la giovane donna potè imparare a dipingere. La vita di Artemisia fu segnata dalla stupro che subì per mano del pittore Agostino Tassi, amico del padre. Oggi a noi rimane la testimonianza scritta del processo che influenzò, negli anni a venire, la letteratura femminista.
Negli anni settanta del secolo scorso Artemisia, a partire dalla notorietà assunta dal processo, diventò un simbolo del femminismo internazionale per la sua figura di donna impegnata a perseguire la propria indipendenza e la propria affermazione artistica.