Baha Taher è stato uno degli scrittori egiziani più noti della sua generazione, ispirata ai principi di libertà e di giustizia sociale. Nei primi anni Ottanta, si è trasferito a Ginevra, dove ha lavorato per le Nazioni Unite, e dove ha scritto le sue opere di maggior successo, quasi sempre ambientate in Egitto, paese in cui successivamente è tornato a vivere. Autore di opere teatrali, racconti e romanzi tradotti in molte lingue, insigniti di diversi e importanti riconoscimenti tra i quali, in Italia, il premio “Giuseppe Acerbi” nel 2001 per il romanzo Zia Safia e il monastero (Jouvence). Alcuni suoi racconti sono stati pubblicati nelle antologie Scrittori Arabi del Novecento (Bompiani), L’altro Mediterraneo (Mondadori) e Fuori dagli argini (Edizioni Lavoro). Nel 2008 ha ricevuto l'International Prize for Arabic Fiction.