Christopher Robert Browning è uno storico statunitense di fama internazionale, specializzato nello studio della Shoah e delle politiche naziste. Professore emerito di Storia presso l'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill (UNC), ha contribuito in modo significativo alla comprensione dell'Olocausto, concentrandosi sul comportamento dei perpetratori e sull'uso delle testimonianze dei sopravvissuti.
Tra le sue opere più influenti si annoverano Uomini comuni. Polizia tedesca e «soluzione finale» in Polonia (1992), che analizza il comportamento degli uomini ordinari impegnati nei massacri, e Le origini della soluzione finale. L'evoluzione della politica antiebraica del nazismo (2004), un'ampia indagine sulle origini e le dinamiche della Soluzione Finale. Browning sostiene che il genocidio nazista sia stato il risultato di un'improvvisazione burocratica e di una "radicalizzazione cumulativa" del regime piuttosto che di un piano preordinato.
La sua carriera accademica ha avuto inizio alla Pacific Lutheran University, dove ha insegnato dal 1974 al 1999, prima di trasferirsi all'UNC. Nel corso degli anni, ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l'elezione a Fellow dell'American Academy of Arts and Sciences nel 2006.
Browning ha inoltre svolto un ruolo cruciale come testimone esperto in processi giudiziari di rilievo, come il caso Irving contro Lipstadt del 2000, dove ha fornito prove decisive contro le tesi negazioniste dell'Olocausto.