(Londra 1810 - Alton, Hampshire, 1865) scrittrice inglese. In alcuni suoi romanzi (Mary Barton, 1848; Nord e sud, North and South, 1855) si avverte l’eco dei problemi sociali del tempo (il conflitto tra capitale e lavoro, quello tra nord industriale e sud agricolo), che la G. affronta con partecipazione umanitaria. L’opera più nota, Cranford (1853), è uno studio di ambiente provinciale, ora lirico ora ironico. Sono da ricordare anche Ruth (1853), in difesa della parità sociale e sessuale della donna, e un’eccellente biografia di Charlotte Brontë (1857).