(Melilla 1932) drammaturgo e cineasta spagnolo. Nato in Marocco da genitori spagnoli, ma di formazione e di lingua francesi (giunse esule a Parigi nel 1955), è autore di drammi in cui convergono motivi del teatro «dell’assurdo» e accensioni barocche. Con Jodorowsky e Topor ha fondato nel 1962 il Movimento del Teatro Panico. Il suo teatro (dove i personaggi compiono le azioni più atroci col più assoluto candore) mescola tragedia e farsa facendosi spettacolo struggente e stralunato. Per approfondire potete leggere la recensione di Ida Omboni pubblicata sul numero di «Linus» del Maggio 1969 cliccando qui. Tra le sue pièce: Pic-nic in campagna (Pique-nique en campagne, 1958), Il cimitero delle automobili (Le cimetière des voitures, 1958), Il labirinto (Le labyrinthe, 1961), L’architetto e l’imperatore d’Assiria (L’architecte et l’empéreur d’Assyrie, 1967), Due opere (Deux opéras, 1972), La torre di Babele (La Tour de Babel, 1976), Orazione (Oraison, 1977), Teatro buffo (Théâtre bouffe, 1978). A. si è cimentato anche nella narrativa e nel cinema (Qué viva la muerte!, 1971). In Italia la sua produzione è raccolta in Opere (1992) e Teatro (1969).