(Maropati, Reggio Calabria, 1903-84) scrittore italiano. Figlio di piccoli proprietari terrieri, laureatosi in legge, alternò il lavoro dei campi con quello di romanziere. Il suo primo romanzo, Le baracche (1942), storia picaresca di una comunità di diseredati calabresi, fu un’anticipazione della narrativa neorealistica. Nelle opere successive (La masseria, 1952; Il mio paese del sud, 1957; Quasi una favola, 1976) mostrò una fedeltà costante alle tematiche dell’aspra vita del meridione, alla sua cultura di orgoglio e di sacrificio, descritta attraverso le complesse psicologie di personaggi di «vinti».