(Hirschberg, Slesia, 1887 - Berlino 1912) poeta tedesco. Fra le sue raccolte di liriche ricordiamo Il giorno eterno (Der ewige Tag, 1911) e Umbra vitae (1912); pubblicò anche drammi (Atalanta, 1911) e raccolte di novelle (Il ladro, Der Dieb, 1913). Nelle sue poesie, composte in forme metriche di classica regolarità e dotate di grande forza espressiva, manifestò il suo disagio nei confronti della realtà borghese in termini vitalistico-irrazionali e anticipò in visioni apocalittiche, con immagini ora spettrali, ora violente, la catastrofe della guerra e l’alienazione inesorabile della città moderna. H., nel cui linguaggio è evidente l’influsso dei poeti presimbolisti (soprattutto Baudelaire), è uno dei più notevoli poeti dell’espressionismo tedesco.