(Venezia 1694-1768) poeta italiano. È noto soprattutto per i suoi componimenti licenziosi in dialetto veneziano, ma scrisse anche contro la corruzione della sua città e, in particolare, del clero (Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo, 4 voll., postuma, 1789). Sostenne una vivace polemica in versi con Goldoni e con i goldoniani, provocata dalla rappresentazione del Filosofo inglese, che nel gennaio del 1754 contendeva il favore del pubblico a Pamela maritata di P. Chiari. Alla sua opera, attualmente oggetto di rivalutazione, si interessarono in passato scrittori come Stendhal e Apollinaire.