(Roma 1894-1983) poeta e critico italiano. Collaboratore di «Lirica» e della «Voce» di G. De Robertis, fu per molti anni critico musicale del «Mondo» e della RAI. La sua poesia, gremita di fermenti culturali e filosofici, si sostanzia di visioni oniriche, frenate e controllate da una forte intelligenza critica e da una straordinaria limpidezza neoclassica. Le sue raccolte poetiche sono: Conclave dei sogni (1935), Linea della vita (1949), Canto del destino (1959), La luce ricorda (1967; premio Viareggio; riunisce i volumi precedenti più una sezione di liriche nuove), I fantasmi di pietra (1977). Analoga tematica si ritrova in due libri di prose, Le notti romane (1960) e Spettro solare (1973), e nel romanzo La Virgilia (1982, premio Grinzane). Traduttore di E.T.A. Hoffmann e di F. Hölderlin, V. curò la prima edizione integrale dei Sonetti di G.G. Belli (3 voll., 1952), con un ampio saggio introduttivo.