(St. Germain-de-Joux 1903 - Créteil 1995) poeta e drammaturgo francese. Esordì con Il fiume nascosto (Le fleuve caché, 1933). Scrisse le poesie migliori, dense e disadorne, durante la resistenza e nel dopoguerra (Poesie, Poèmes, 1944, nt; Giorni pietrificati, Jours pétrifiés, 1948, nt); poi, in parallelo alle esperienze di R. Queneau e J. Prévert, la sua poesia (Signor Signor, Monsieur Monsieur, 1951, nt) si è mossa tra ironia e divertissement stilistico. Per il teatro T. realizzò brevi atti unici che sviluppano la stessa vena già presente nelle poesie e svolgono con leggerezza i temi dell’«assurdo» in voga negli anni Cinquanta. Si ricordano Un gesto per un altro (Un geste pour un autre, 1951), Lo sportello (Le guichet, 1955), La serratura (Le serrure, 1955). Si tratta di sketch, di scenette da cabaret, raccolti poi nel volume Teatro da camera (Théâtre de chambre, 1955). I testi successivi sono stati riuniti in Poesie da recitare (Poèmes à jouer, 1960, nt) e in Una serata in Provenza, o la parola e il grido (Une soirée en Provence ou le mot et le cri, 1975, nt). Del 1976 è la raccolta di versi Formeries.