(Mohrungen, odierna Morag, Prussia orientale, 1744 - Weimar 1803) scrittore tedesco. Fu uno dei principali teorizzatori e divulgatori dello Sturm und Drang, influendo anche sul giovane Goethe. Autore di un singolare Diario del mio viaggio nell’anno 1769 (Journal meiner Reise in Jahre 1769, edito nel 1947), di drammi lirici di scarso rilievo (Brutus, 1774), raccolse, e in parte tradusse, liriche popolari di tutta l’Europa, curandone l’edizione in Canti popolari (Volkslieder, 1778-79; nuova ed. nel 1807 col titolo Voci dei popoli in canti, Stimmen der Völker in Liedern). Nelle sue opere critiche (Trattato sull’origine del linguaggio; Abhandlung über den Ursprung der Sprache, 1770; Idee sulla filosofia della storia dell’umanità, Ideen zur Philosophie der Geschichte der Menschheit, 1784-91), scritte in uno stile istintivo e impressionista, difese la canzone popolare e Ossian e Shakespeare, nei quali vedeva incarnata la vera poesia, la voce originaria dell’umanità. Interpretò il linguaggio e la cultura dei popoli partendo dalla considerazione dei contesti storici e delle condizioni climatiche e ambientali, dando così inizio alla filosofia storica tedesca.