Jonida Prifti è una poeta, performer e artista multidisciplinare nata a Berat (Albania) nel 1982, residente in Italia dal 2001. La sua ricerca attraversa poesia sonora, musica sperimentale e arti visive, con un forte interesse per l’incontro tra lingue, suoni e culture.
Laureata in Letteratura all’Università La Sapienza di Roma con una tesi su Patrizia Vicinelli, ha pubblicato diversi testi poetici e progetti audio-letterari in bilico tra italiano e albanese.
Tra le sue pubblicazioni: Ajenk (Transeuropa, 2011), Rivestrane (Selva, 2017), Stazione degli occhi (Kurumuny, 2021), Sorelle di confine (Marco Saya, 2024), oltre a numerose opere audio e progetti visivo-sonori come Tola (Canti Magnetici, 2017) e Carnica (My Private Own Records, 2022).
Ha fondato, con Stefano Di Trapani, il duo Acchiappashpirt, con cui organizza il festival “Poesia Carnosa”, ed è parte del progetto J A con la musicista Eva Geist. Le sue performance e installazioni sono state ospitate in festival, gallerie e musei internazionali, tra cui Read My World (Amsterdam), Passages Transfestival (Metz), Biennale Mediterranea (Tirana–Durazzo) e Galerie de l’UQAM (Montreal).