(Firenze 1930 - Milano 2015) scrittrice italiana. Abbandonata la carriera giornalistica, ha esordito nella letteratura con La distanza e l’amore (1978), seguito da L’approdo invisibile (1980). Nel 1984 ha pubblicato Da una stanza all’altra, singolare esperimento di saggistica narrata, che continuerà con Le lettere del mio nome (1991, premio Viareggio), che intrecciando approccio storico e poetico disegna l’evoluzione della coscienza femminista attraverso intensi ritratti di donne dalla forte personalità. La raccolta di racconti Vincoli segreti (1994) illumina le innumerevoli sfaccettature del legame tra uomo e donna. Con Narrare è un destino (2002) è tornata alla cifra originale della sua scrittura, indagando il tema del titolo attraverso gli scritti e le biografie di scrittrici d’eccezione. In Lo sposo impaziente (2006) fa rivivere con straordinaria sensibilità il viaggio emozionante di Lev Tolstoj e della sua giovane sposa verso la loro casa e la loro prima notte di nozze.