Compositore e organista. Studiò col padre giuseppe (1849-1908), maestro di cappella del duomo di Tortona; successivamente al conservatorio di Milano e a Ratisbona con F.X. Haberl. A diciotto anni organista nell'abbazia di Montecassino, nel 1895 maestro di cappella a Imola, poi in S. Marco a Venezia, assunse nel 1898 la direzione della cappella Sistina, che tenne, salvo una parentesi di alcuni anni, fino alla morte. Nel 1894 aveva preso gli ordini sacerdotali. La fase più intensa della sua produzione precede gli anni della prima guerra mondiale; in seguito un indebolimento generale della sua salute e perplessità di natura estetica ne limitarono l'attività. Lo stile di P. rivela affinità con quello della «giovane scuola» per una spontanea effusività melodica: la sua peculiarità si può riconoscere nella mescolanza di queste componenti «veriste» con qualche ascendenza wagneriana e con riferimenti al gregoriano e alla polifonia classica. La produzione di P. comprende gli oratori La Passione di Cristo secondo san Marco (1897), La Resurrezione di Cristo (1898), Il natale del Redentore (1899), La strage degli innocenti (1900), Il Giudizio universale (1904), Dies iste (1904), Transitus animae (1907), Il Nazareno (1950) e altri 9. Scrisse inoltre: 52 messe; uno Stabat Mater (1904) e centinaia di vari pezzi sacri corali (in cui è forse da scorgere il meglio della sua produzione); 2 poemi, 9 suites e altri lavori sinfonici; composizioni strumentali da camera (fra cui 18 quartetti e 5 quintetti) e organistiche.