Compositore. Dopo gli studi a Roma e a Vienna, fu allievo a Colonia di B.A.?Zimmermann; poi di Stockhausen, Pousseur, Eimert e altri esponenti dell'avanguardia.?Determinante il suo incontro con Dessau a Berlino (1973), al quale si ispira l'idea di «efficacia sociale» che informa la sua musica degli anni '70, con un uso volutamente semplificato e didascalico degli idiomi contemporanei: Non requiescant (in memoria di H.?Eisler) per orchestra da camera (1973), Gespräch über Bäume per 9 esecutori (1976), Variazioni per orchestra (1977).?In seguito ha maturato un senso più enigmatico del rapporto musica-realtà, reso con un linguaggio stratificato che contempla, oltre al «politico», anche lo sguardo soggettivo, il dubbio, il distacco ironico: E subito riprende il viaggio (da Ungaretti) per 5 voci, Majakovskij per basso, coro e 7 strumenti (1979-80); Ophelia-Fragmente per voce e pianoforte (1982); Sisyphos I, II, III per ensemble da camera (1984-89); Nel tuo porto quiete (un requiem italiano) (1985) e l'opera Faust, un travestimento (1986-90) su testi di E.?Sanguineti; III Sinfonia con soli e coro (1993); Concerto per viola (1995); Yedid Nefesh per voce e 7 strumenti (su testi ebraici, 1996). È autore di scritti su Eisler, Petrassi, Dessau ed altri autori.