Organista e compositore. Fu direttore dei licei musicali di Venezia, Bologna e Roma. Concertista di fama internazionale, promosse il rinnovamento della tecnica organistica e dell'arte organaria. Come compositore, insieme a G. Martucci e G. Sgambati, concorse al rifiorire della tradizione strumentale italiana, ispirandosi ai romantici tedeschi, in particolare a Mendelssonn e a Brahms, ma nelle opere più avanzate anche a Franck e a Reger. Scrisse opere teatrali, oratori, messe, composizioni sinfoniche (alcune per organo e orchestra), musica da camera; più importante la produzione organistica (fra cui lo Studio sinfonico op. 78) e per pianoforte (fra cui, Cinque pezzi op. 137 in stile cromatico).