(Scarperia, Firenze, 1921 - Roma 1992) poetessa italiana. Fin dall’esordio (La sabbia e l’angelo, 1946) la sua poesia, basata su un limpido classicismo, mostra una forte componente religiosa (Morte del ricco, 1954; Giorno dei santi, 1957). L’angoscia per la malattia, il dolore, la morte (Paglia e polvere, 1961; Neurosuite, 1970; L’altare di Isenheim, 1980) sembra pacificarsi in Inno alla gioia (1983) e Il buio e lo splendore (1989), in cui traspare l’idea di un amore universale d’ispirazione cristiana. Nel 1993 è uscito, postumo, Anelli del tempo, sorta di testamento poetico e spirituale. La sua opera è raccolta nel volume Le poesie (1999). Studiosa di letteratura angloamericana (Studi su Eliot, 1975; Studi su poeti e narratori americani, 1978), ha lasciato sensibili e raffinate traduzioni di Conrad, Donne, Emily Dickinson ed Eliot (La voce dell’acqua. Quaderno di traduzioni, 2002).