(Parigi 1906 - Amburgo? 1945?) scrittore francese. Di ricca famiglia alsaziana ed ebrea, entrò presto a far parte degli ambienti letterari parigini, creando di sé un’immagine provocatoria: di avventuriero moderno, cinico, alcolizzato, truffatore. Durante l’occupazione tedesca della Francia collaborò con i nazisti, dedicandosi alla delazione e al mercato nero. Nel 1942, arruolatosi come lavoratore volontario, fu trasferito ad Amburgo, dove forse morì sotto un bombardamento. Tra i suoi scritti, tutti pubblicati postumi, ricordiamo Il sabba (Le sabbat, souvenirs d’une jeunesse orageuse, 1946), spregiudicata autobiografia scritta in uno stile violento e spudorato ma ricco di risonanze classiche, e Quadro dei costumi di questo tempo (Tableau des moeurs de ce temps, 1953, nt), descrizione della vita letteraria francese fra le due guerre.