Ottavio Missoni, datto Tai, nasce l'11 febbraio 1921 a Ragusa (Dubrovnik) da padre capitano di lungo corso erede di ufficiali bretoni arrivati al seguito di Napoleone - e con un pirata nell'albero genealogico -, e madre della nobile famiglia di conti de' Vidovich di Sebenico. Quando ha sei anni, la famiglia si trasferisce a Zara, dove Ottavio, con il fratello Atilio, trascorre la giovinezza. A soli sedici anni vince una gara nei 400 piani battendo il campione mondiale statunitense e sale alla ribalta dell'atletica internazionale. Nel 1948 è finalista alle Olimpiadi di Londra. Dopo esperienze lavorative nel cinema e anche come attore di fotoromanzi, apre un laboratorio di maglieria che, con l'arrivo della moglie Rosita, diventerà il celebre marchio i Missoni conosciuto in tutto il mondo.
Si considera un esule dalmata e fino al 2006 è stato sindaco della libera città di Zara in esilio.
La sua autobiografia Una vita sul filo di lana (Rizzoli), scritta grazie alla collaborazione con il giornalista Paolo Scandaletti, è uscita in libreria in occasione del novant'anni dello stilista l'11 febbraio 2011 e in concomitanza con il Giorno del ricordo, in memoria delle vittime delle foibe e dell'esilio giuliano-dalmata (10 febbraio).