(Fort-de-France, Martinica, 1953) scrittore martinicano. Teorico, con R. Confiant, della «creolità» (Elogio della creolità, Éloge de la créolité, 1989), immette nei suoi romanzi (Cronaca delle sette miserie, Chronique des sept misères, 1986; Texaco, 1992); Il vecchio schiavo e il molosso, L’esclave vieil homme et le molosse, 1997) coloriture e tecniche proprie delle narrazioni orali dei Caraibi. Il senso di straniamento prodotto dalla sopraffazione della cultura francese su quella martinicana domina la trilogia autobiografica Un’infanzia creola (Une enfance créole, 1990-2005, nt). Il valore della memoria come resistenza percorre la poetica rievocazione di un immaginario rivoluzionario, protagonista di Biblica degli ultimi gesti (Biblique des derniers gestes, 2002, nt).