Nato a Bilbao, è considerato uno dei migliori narratori in lingua spagnola del Novecento. Paragonato in patria a Faulkner e García Márquez, ha scritto molti romanzi e racconti e ha vinto numerosi premi nazionali fra i più prestigiosi. La sua è una storia atipica. Ha svolto i mestieri più disparati, mentre viveva una vita parallela di scrittore: pagine e pagine scritte nei ritagli di tempo, quasi di nascosto, che negli anni Sessanta lo hanno però portato alla pubblicazione e ai primi riconoscimenti importanti. Ha poi deciso di ritirarsi dalla scena letteraria e vivere in solitudine, continuando a scrivere silenziosamente. Così ha fatto per trent’anni, finché non è tornato alla ribalta ormai ottantenne dopo che il suo lavoro è stato consigliato all’editore spagnolo Tusquets da Fernando Aramburu ed è immediatamente diventato un caso letterario. Da L’albero della vergogna è stato tratto il film La higuera de los bastardos.