Pittore e teorico dell'arte, è considerato il principale iniziatore dell'arte astratta. Membro di una agiata famiglia borghese, viene avviato agli studi di legge. Dopo la laurea gli viene offerta una cattedra all'università, ma rifiuta per dedicarsi alla pittura. Il contatto con la musica (studia pianoforte e violoncello) si rivelerà fondamentale per la sua evoluzione artistica come pittore. Altrettanto fondamentali furono la mostra dei pittori impressionisti francesi a Mosca (in particolare I covoni di Monet) e la rappresentazione del Lohengrin di Wagner al Bol'soj.
Nel 1896 si trasferisce a Monaco, in Germania, per intraprendere studi più approfonditi, dove entra in contatto con l'ambiente artistico che aveva fatto nascere la Secessione di Monaco (1892) e che avrebbe in seguito dato origine all'espressionismo.
Nel 1901 fonda la prima associazione di artisti monacensi, la Phalanx. Ma la sua attività pittorica lo porta in contatto con ambienti artistici di tutta Europa, incluse Mosca e Parigi. Nel 1909 fonda invece l'Associazione degli artisti di Monaco. In questa fase la sua arte è sempre più influenzata dall'espressionismo. Ed è partendo da qui che negli anni dopo il 1910 avviene la sua svolta verso una pittura totalmente astratta. Dopo alcuni contrasti con la NKVM infatti nel 1911 fonda insieme all'amico Franz Marc Der Blaue Raiter (Il Cavaliere Azzurro, titolo anche di una delle sue opere più famose).
Nel 1910 pubblica il suo testo teorico più importante, Lo spirituale nell'arte, dove propone un paragone fra le arti e afferma che nella musica sola possa vedersi un vero e proprio tentativo di andare oltre la rappresentazione versouna dimensione più intima e astratta. Kandinskij si convince quindi che la pittura deve essere sempre più simile alla musica, e i colori ai suoni.
Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, Kandinskij rientra in Russia, dove dopo la rivoluzione del 1917 viene chiamato a ricoprire importanti cariche pubbliche e crea l'Istituto per la Cultura Pittorica e l'Accademia di Scienze Artistiche. Partecipe del clima avanguardistico russo, assiste alla nascita del Suprematismo e del Costruttivismo. Tuttavia, avvertita l'imminente svolta normalizzatrice del bolscevismo, nel 1921 ritorna in Germania e non farà più ritorno in madrepatria.
Nel 1922 viene invitato da Walter Gropius ad insegnare al Bauhaus di Weimar, invito che accetta con grande piacere. In questa scuola operarono in quegli anni i maggiori architetti, designer ed artisti di tutta Europa; Kandinskij lega in particolare con il pittore svizzero Paul Klee, il pittore russo Alexej Jawlensky e il pittore e fotografo americano Lyonel Feininger, con cui fonda il gruppo "Die blaue Vier" (I quattro azzurri). Ma nel 1933, purtroppo, la scuola viene chiusa dal regime nazista. L'anno successivo Kandinskij si trasferisce in Francia, dove, a Parigi, trascorre gli ultimi anni della sua vita.