Visar Zhiti è uno scrittore albanese, uno dei pochi a essere stati condannati dalla dittatura di Enver Hoxha a causa di un’opera poetica ritenuta “eccessivamente ermetica, triste e pertanto contraria ai canoni del realismo socialista”. Dopo dieci anni di carcere e lavori forzati, caduta la dittatura, Zhiti ha avuto la possibilità di pubblicare tutte le sue opere, tra cui le poesie scritte di nascosto durante la prigionia. Oltre ad aver dato un altissimo e originale contributo al panorama letterario balcanico, i suoi racconti, i suoi romanzi come i suoi saggi hanno consolidato la libertà intellettuale e la vita democratica dell’Albania. I suoi libri sono stati tradotti in molti Paesi, ottenendo importanti riconoscimenti. Tra i suoi libri: Il visionario alato e la donna proibita (Rubettino, 2014) e Il funerale senza fine (Rubettino, 2017).