L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il male degli aviè un libro che da subito ha catturato la mia attenzione, ha una trama con buoni spunti di riflessione e tutto sommato è piacevole da leggere, con uno stile ben misurato, ma purtroppo è costellato di errori di ingenuità. Il romanzoè un distopico fantasy ambientato nel nostro mondo millenni dopo la quasi completa distruzione del genere umano, infatti sono sopravvissuti solo sette popoli eletti sparsi nei vari continenti. È stata la Madre Lios, la divinità in cui credono gli umani, a impartire una lezione tanto dura, ma le motivazioni e il modo in cui si è arrivati quasi all'estinzione vengono espressi in modo generico, si accenna a cambiamenti climatici, a cataclismi e poi c'è questo riferimento poco chiaro al fatto che le armi siano da ritenere responsabili: «Ma esse non sono gli strumenti che hanno condotto gli Avi alla distruzione?» Molte altre cose non trovano una giustificazione o una spiegazione. Per esempio non si capisce se i vari popoli sappiano dell'esistenza gli uni degli altri e, dato che da centinaia di anni vivono isolati e senza avere contatti tra di loro, sembra anche strano che parlino tutti la stessa lingua. In generale possiamo dire che l'autrice commetta errori di ingenuità nel gestire una narrazione ampia, poteva giocare un po' meglio le proprie carte, altre volte sarebbe bastata un po' di documentazione in più, per esempio per quel che riguarda l'equitazione, niente che un editing non possa comunque risolvere. Per quanto riguarda i personaggi, non sono riuscita ad affezionarmi a nessuno di essi. Mizar, il protagonista, dal carattere irascibile e orgoglioso, l'ho sopportato un po' poco, è troppo vittima di quella rabbia cieca che lo fa agire in modo sconsiderato, ma tra tutti è quello indubbiamente più riuscito. Personalmente ho trovato gli altri personaggi privi di particolare spessore, con una caratterizzazione minima, in alcuni punti mi sono sembrati anche incoerenti, i personaggi secondari mancano del tutto o sembrano una macchia indistinta sullo sfondo. Lo stile è la parte del libro di cui sono rimasta maggiormente soddisfatta. La scrittura di Giorgia Staiano è limpida, senza tanti fronzoli ma nemmeno troppo elementare, scorre veloce senza intoppi, a parte qualche refuso e qualche utilizzo improprio di alcune parole. Nel complesso, pur con tutti gli aspetti che con mio grande dispiacere non mi hanno convinto, è stata una lettura veloce e leggera. Purtroppo non posso ignorare gli aspetti negativi, ma riconosco che per quanto riguarda l'inventiva e lo stile l'autrice ha del potenziale e mi auguro che possa migliorare e crescere sempre di più nel suo percorso.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore