L'onomastica nel pallone. Quello che non sapete sui nomi e i cognomi dei calciatori
Che cosa c'entrano i nomi con il calcio giocato? Forse Pelé e Maradona sarebbero stati campioni di minor talento se si fossero chiamati in altro modo? Forse Messi e Cristiano Ronaldo giocherebbero diversamente se il primo cognome, marchigiano puro, non derivasse dal nome latino Messio e se il secondo, che richiama il ciclo cavalleresco di Carlo Magno (equivaldo a Rolando) non significasse "glorioso nella sua terra?". La risposta è no. Ma i nomi dei calciatori, soprattutto i loro cognomi sono quelli più ascoltati, pronunciati, scritti e letti, i più popolari. Mentre per le figure della politica, dello spettacolo, della cronaca nera e rosa, e degli altri sport i nomi davvero conosciuti da tutti sono a ben contare pochi, nel calcio sono migliaia. Bambini, giovani, adulti, anziani, uomini e donne, da generazioni ripetono quei cognomi... Televisione, radio, giornali, discussioni in famiglia, con amici e colleghi, e non soltanto al sabato, alla domenica e al lunedì. I cognomi dei calciatori sono talmente popolari che se vi chiamate allo stesso modo di un campione, ma anche di un giocatore di secondo piano, tutti vi associano a quel personaggio. Sono talmente popolari da far credere che i loro cognomi siano più diffusi degli altri. Anche se si tratta di cognomi curiosi, con significati particolari, qualche volta sgradevoli e che in altri contesti potrebbero suscitare imbarazzo. Da Martiradonna a Dell'Omodarme, da Cuccureddu a Pirlo... E anche se si tratta di significati "imprendibili", come certi tiri in porta. Tra una spiegazione e l'altra, anche di nomi di battesimo e di soprannomi, questo libro si occupa di pronunce corrette. Certo, difficili da imporre, ma bisognerebbe dire Debaua e non Dybàla, Zùgniga e non Zunìga, Benatìa e non Benassià, Hraff e non Croyff o Cruyff e perfino Bàresi e non Barési... E propone mille altre spigolature, da Totti il cognome che ... non esiste a Buffon che ha a che fare coi lupi e non con i buffoni, da Klose come Babbo Natale a Salah ovvero il (feroce) Saladino. Con qualche puntura di vespa nei confronti di certi vezzi delle telecronache, degli arbitri, dei bordocampisti e degli addizionali di porta. Senza dimenticare precisazioni sui nomi entrati nel vocabolario: come "la zona Cesarini" o "clamoroso al Cibali". Non esiste nulla di simile in Italia e nel mondo. La curiosità e l'amore per lo sport più bello del mondo vi guideranno nella lettura di questa originalissima proposta.
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Anno edizione:2016
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In commercio dal:14 marzo 2016
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