Mezzi fucili - Giancarlo Loffarelli - copertina
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Mezzi fucili
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Descrizione


Un misterioso rogo distrugge il Teatro comunale di una cittadina nei dintorni di Roma. Al centro del palcoscenico semidistrutto dall'incendio, vengono rinvenuti i cadaveri di un uomo e di una donna avvinghiati come se la morte li avesse colti nel mezzo di un rapporto sessuale. L'identità della donna rimane ignota, l'uomo viene identificato con il Direttore artistico del teatro distrutto. Le indagini vengono avviate con la consueta distrazione con cui si affronta un caso di evidente vandalismo. Ben presto, però, il Magistrato incaricato di seguire la vicenda si ritrova all'interno di un'inaspettata concatenazione di eventi, collegati come scatole cinesi, che gli stravolgerà la vita. Un romanzo che sembra un testo teatrale. Un testo teatrale pensato come un film. Un film che ha le sembianze di un romanzo.

Dettagli

19 giugno 2017
292 p., Brossura
9788892328662

Valutazioni e recensioni

  • RICCARDO MARCHIO

    Per descrivere l’ultimo romanzo di Giancarlo Loffarelli, la prima parola che mi viene in mente è meta. No, non ho sbagliato l’accento, non volevo scrivere metà, anche se il titolo, “Mezzi fucili”, potrebbe suggerire questo concetto. Intendo “meta” perché siamo di fronte a un meta-romanzo, una meta-opera teatrale e anche un meta-giallo. Certo, bisogna parlare di un giallo senza svelarne la trama, altrimenti che gusto c’è? Semplicemente: in un paese in provincia di Latina, un teatro viene distrutto da un incendio doloso, due persone muoiono nel rogo, un uomo e una donna, e un magistrato viene incaricato delle indagini. Il mio metro di giudizio quando leggo un giallo è il seguente: se arrivo a 20/30 pagine dalla fine e non ho ancora idea di chi sia l’assassino, è un buon giallo. Quello di Loffarelli è di sicuro un buon giallo. Lo stile narrativo merita un’attenzione particolare: con echi che richiamano uno dei più grandi giallisti di sempre, Nicholas Blake, Giancarlo Loffarelli passa dal romanzo al testo teatrale fino a lambire la sceneggiatura. Nonostante in alcuni tratti il ritmo della narrazione rallenti e alcuni passaggi siano un poco macchinosi, ma l’opera è ricca di spunti letterari di grande interesse e di colpi di scena, per appassionati del genere e per tutti coloro che amano la buona letteratura.

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