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Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2010
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Con questa serie di libri edita da Einaudi, Maurizio De Giovanni ci trascina in un'ambientazione unica, quella della Napoli degli anni '30. Siamo in pieno ventennio fascista e qui si intrecciano due vicende, quella umana e quella professionale, del commissario Ricciardi, personaggio tra i più particolari della narrativa di genere. Quest'uomo dalle eterne mani in tasca, con il ciuffo ribelle e gli occhi di ghiaccio, è dotato di un dono particolare che per lui è anche una maledizione: riesce, infatti, a percepire le ombre delle persone morte di una morte violenta che lo indirizzano nel corso della sua indagine. La forza di questi romanzi, a mio parere, è nel mondo che De Giovanni è riuscito a creare: dallo spaccato di un'epoca terribile e affascinante al tempo stesso, che lascia presagire la tragedia che si sarebbe svolta di lì a poco in Italia, alla forte caratterizzazione dei personaggi con i quali è facile immedesimarsi, con i quali condividiamo sogni, speranze, ambizioni e delusioni. Personaggi che riescono a evolvere di libro in libro, in un crescendo umano fino all'emozionante finale.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo episodio de "Il Commissario Ricciardi" raggiunge quasi la perfezione data da un caso da risolvere straziante e dal dolore che il protagonista è capace di trasmettere al lettore tenendolo col fiato sospeso fino all'ultima pagina.
Bellissimo e triste allo stesso tempo..
Forse della saga del "Commissario Ricciardi" questo è il volume col caso più straziante: quello della morte del piccolo e balbuziente Tettè. Per la prima volta è più coinvolgente il caso in sè che le vicissitudini di Ricciardi che per scoprire chi ha ucciso il bambino rischia tutto anche la sua stessa vita
Recensioni
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