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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2014
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Ho acquistato questo libro pensando di rimanere travolta. La prima parte del racconto si incentra sull'esodo dei Francesi allo scoppio della seconda guerra mondiale ed è stato di una noia mortale, davvero prolisso e insipido. La seconda parte, basata sulla storia d'amore è stata un continuo crescendo ma con un finale davvero amaro e piatto. Non mi è piaciuto anche se riconosco la grandezza dell'opera per il tempo in cui è stata pubblicata
In questo romanzo, pubblicato postumo ed incompleto (prima della deportazione, la scrittrice aveva terminato solo due delle cinque parti pensate nel progetto iniziale), l’autrice racconta l’esperienza dell’invasione tedesca della Francia vista dagli occhi di diversi personaggi, tutti ben caratterizzati: c’è l’artista a cui tutto è concesso e la coppia di impiegati bancari con la loro vita monotona, c’è la famiglia nobiliare dei dintorni di Parigi e la famiglia di campagna con i figli e il marito al fronte. Come in un film moderno, l’obiettivo si sposta tra i vari personaggi, dalla città alla campagna, senza soluzione di continuità, aggiungendo sempre maggior pathos man mano che l’invasione diventa la normalità. Il rapporto tra la popolazione e l’invasore nemico è molto ben raccontato e fa da sfondo alla parte più emozionante del libro, in cui le famiglie si allargano e gli invasori vengono man mano integrati nella vita della comunità. Quest’opera permette di analizzare e conoscere meglio gli anni più decisivi dell’Europa con gli occhi di chi l’ha vissuto in prima persona. Non più patti e battaglie ma la vita quotidiana che continuava malgrado tutto.
Il romanzo di Irene Nemirovsky è, come si deduce dal titolo, non solo un componimento di trame, ma soprattutto un componimento musicale in cui ogni parte suona una sua melodia insostituibile e necessaria. Il libro è rimasto, purtroppo, incompleto e questa mutilazione si avverte giunti alle ultime pagine che lasciano quindi un po' di amaro in bocca e di rabbia sapendo quale triste sorte è toccata ad una mente così sensibile e poetica come quella della Nemirovsky. L'idea originale dell'autrice era quella di comporre un romanzo di mille pagine suddiviso in cinque parti di duecento parti l'una. L'occhio di bue del narratore si sposta in continuazione da Parigi, in cui fervono i preparativi per la fuga dai tedeschi, alle campagne francesi in cui trovano riparo i borghesi della capitale e in cui, in seguito all'avanzata nazista, si insediano anche diversi battaglioni della Wermacht. Ogni parte è un concentrato di poesia e filosofia, riflessioni immortali sulla vita, la morte, l'onore, l'amore e, soprattutto, l'umanità fragile ed insicura davanti ad avvenimenti terribili e immensi come la guerra.
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